Caro/a mio/a,
È stata dura ma il nostro paese ce l’ha fatta.
Non so come la pensi tu, ma sono certo che una legge chiara, precisa e concreta sia un bene per i cittadini di un paese.
Dopo che Stati Uniti d’America, Canada, Uruguay, Svizzera, Olanda e Australia, anche l’Europa, un anno fa, si è aperta alla Cannabis.
L’Italia e l’Europa hanno portato avanti un interesse per il CBD, una variante che non sballa di Cannabis. L’ho snocciolata in due parole, il discorso sarebbe più lungo. Ma andiamo avanti.
Da un anno in Italia, con una legge un po’ debole, si potevano vendere fiori di Cannabis al CBD.
Lo si poteva fare, SI’, ma con un po’ di impedimenti.
Prima di tutto potevi vendere i fiori Cannabis, solo come materiale da collezione o come profumatore d’ambiente. Un pochino ipocrita da parte nostra…
Secondariamente non si poteva fumare. Anche qui, assurdo…
Inoltre, non si sapeva realmente bene come commercializzare il prodotto: etichette, packaging, analisi e trasporti…
Noi per paura di dimenticare dettagli importanti, abbiamo fatto etichette da decine di parole e ci siamo affidati all’avvocato per ogni passo che facevamo.
La cosa più grave era che in alcune zone d’Italia alcuni organi di controllo erano impreparati al boom del CBD. Non c’era una procedura.
E in un mercato in continua crescita non è stato facile nemmeno per le forze dell’ordine. Non è colpa loro.
Poi però, una sentenza della Cassazione ha messo a posto le cose.
Prima di entrare nel merito, anche se forse lo sai già, ti racconto perché una sentenza è così importante, così pesante nel nostro sistema giuridico.
Una sentenza della Cassazione, viene emessa dagli organi più esperti e importanti del nostro sistema giudiziario.
La suprema corte della Cassazione analizza le cose non solo con gli occhi della legge, ma anche con gli occhi della realtà e del vero stato delle cose. A volte il buon senso è più veloce della legge.
Anche qui sto semplificando, ma seguimi…
Nel nostro sistema giudiziario, la suprema corte di cassazione è talmente considerata, che normalmente, una sua sentenza diventa legge. In gergo si dice che fa giurisprudenza.
Il 31/01/2019 la suprema corte di cassazione ha legiferato, ha emesso una sentenza sul CBD.
Quello che si legge nella sentenza ha messo chiarezza su tutto e adesso è legge.
Vediamo i punti chiave:
– lecita la vendita.
– lecita la commercializzazione.
– ovviamente la si può fumare (nella sentenza c’è scritto proprio: “risulta del tutto ovvio che si possa fumare”).
– i sequestri non possono più avvenire, se il commerciante è in grado di documentare che il prodotto è a norma.
Bolla, fattura, analisi, cartellini delle genetiche utilizzate, sono cose che noi mandiamo in automatico con ogni ordine e ogni fattura.
– i sequestri preventivi non sono più permessi.
– i sequestri preventivi non sono permessi nemmeno per i contadini come me che hanno 700/800 kg in magazzino, di Cannabis fresca.
Per noi non è un problema, infatti siamo stati noi i primi ad invitare le forze dell’ordine e la guardia forestale nelle nostre piantagioni in ogni fase della coltivazione. Però mi fa piacere essere tutelato, come lavoratore e come cittadino.
Devo dire che è stata una sentenza che ha messo finalmente chiarezza, con buon senso, a tutti quei punti ciechi che potevano creare problemi nella vecchia legge.
Sinceramente adesso è tutta un’altra storia. Noi siamo felici per i nostri partner che finalmente hanno una legge chiara.
Non fare errori però… affidati solo ad aziende agricole serie e conosciute e che hanno esperienza.
Ci sono tanti scappati di casa in giro, che vendono prodotti dei quali non sanno niente.
In giro ci sono analisi false e prodotti non Italiani che sono pericolosi per te.
Sono proprio queste situazioni che in passato hanno dato lo spunto per indagini e sequestri, NON il CBD!
I sequestri fatti in passato, non sono mai stati fatti a tappeto. C’era sempre un motivo valido.
Noi vendiamo solo quello che coltiviamo. È semplice per noi. Non siamo intermediari o broker. Sappiamo esattamente cosa ti stiamo spedendo.
Devo dirti che non abbiamo mai avuto problemi.
Forse proprio perché gestiamo ogni fase con il relax e la tranquillità di chi opera nel pieno rispetto delle regole.
Se vuoi affidarti a qualcuno che ne capisce veramente di questa pianta e dele regolamentazioni giuste sei nel posto giusto!
Scrivimi o chiamami
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A presto
Michele.