Affrontare un discorso importante quale quello della Canapa light mi “costringe” a dover trattare un tema tecnico da cui non si può prescindere, cioè il breeding varietale.
Ti vedo sai? Stai storcendo il naso e di sicuro ti stai domandando che cosa sia questo benedetto breeding varietale! La risposta è presto data: questo nome altisonante indica semplicemente una tecnica antica impiegata per migliorare la genetica della pianta.
Ma quale è il motivo per il quale la genetica della pianta deve essere migliorata?
Semplice: ciò che ancora devi sapere è che migliorando la genetica si migliorano anche la produttività e la qualità del prodotto agricolo.
Naturalmente definire il breeding varietale una tecnica antica non è una mia forzatura.
Il breeding varietale della Canapa ha infatti preso piede a partire dagli esperimenti del biologo e matematico dell’Ottocento Gregor Johann Mendel, la cui genetica si basa sull’analisi degli schemi del DNA.
Questi ultimi, generazione dopo generazione si manifestano nel fenotipo. A sua volta il fenotipo è l’insieme delle caratteristiche della pianta.
Devi inoltre sapere che grazie a questa tecnica sono state generate tutte le varietà orticole che noi oggi consumiamo. Il pomodoro, le zucchine, le melanzane che quotidianamente imbandiscono la tua tavola non sono altro che il frutto di questa tecnica.
In poche parole, ciò che sto cercando di farti capire è che tutti i vegetali non sono naturali, ma derivano da una manipolazione umana.
Vedi, l’uomo ha sempre sempre fatto delle selezioni e delle scelte per ottenere prodotti agricoli in grado di rispondere alle sue esigenze qualitative, a quelle di gusto, di sapidità, di profumo e via discorrendo.
Proprio la tecnica antica denominata breeding varietale si sposa molto bene con i metodi di produzione agricoli moderni. Perché?! Il motivo è semplice, te ne ho già parlato prima di oggi, anche se è importante che te lo ripeta:
lo sviluppo della scienza, dei metodi scientifici e del metodo empirico hanno permesso di rivedere le tecniche antiche in chiave moderna.
Detto in altri termini, ci hanno dato la possibilità di avere degli strumenti che ci permettono di ottenere risultati molto più efficaci in tempi decisamente più brevi.
Dunque la scelta della genetica è fondamentale in agricoltura e ovviamente lo è anche per la Cannabis light.
Non a caso, proprio questa scelta rientra tra gli step fondamentali per l’avvio di un’attività di canapicoltura di successo. Come ben sai le altre fasi sono, la gestione delle forze dell’ordine, la progettazione varietale da un lato e quella tecnico agronomica dall’altro e, non meno importante, la fase di essiccazione. Grande punto critico del sistema.
Il breeding varietale è naturalmente legato all’attività dei breeder. Questa figura professionale svolge un ruolo fondamentale dentro il mondo della canapicoltura.
Ma chi sono i breeder?Non sono altro che i fautori della realizzazione delle nuove varietà di Canapa nonché del miglioramento delle varietà già esistenti della pianta. Tendenzialmente quelle realizzate con il lavoro dei breeder sono piante di Canapa light che hanno caratteristiche speciali rispetto a quelle presenti sul mercato. Detto altrimenti, grazie a questo lavoro le genetiche della Canapa vengono migliorate e/o diversificate senza cambiare il seme in fase di acquisto.
Non a caso oggi è possibile trovare sul mercato varietà di Canapa light che sono il frutto di ricombinazioni genetiche di varietà create dai breeder attraverso accurati processi di selezione e di allevamento.
Come ben avrai capito, il lavoro del breeder è un’attività di fondamentale importanza affinché chi vuole intraprendere la strada della canapicoltura possa proporre sul mercato nuove varietà di Canapa Light.
Il tutto mantenendo fede alla legge e quindi ai semi certificati dall’Unione Europea.
Per intenderci, Weedbase è una delle più floride aziende che seguo, è un’attività davvero importante, una di quelle attività che non si esauriscono da un giorno all’altro.
Di fatto ogni processo di breeding prevede un percorso lungo di allevamento e di selezione. Per raggiungere i risultati sperati bisogna quindi armarsi di pazienza, costanza e molta, molta umiltà.
Un buon breeder deve essere in grado di valutare al meglio le caratteristiche dei semi per poi decidere quali eliminare.
Mi sembra stupido sottolineartelo, ma ritengo doveroso farlo ugualmente: non ti puoi improvvisare breeder dall’oggi al domani.
Oltre ad aver ben chiari i suoi obiettivi, un buon professionista deve aver conseguito una formazione consona e deve possedere anche un buon bagaglio di esperienza sul campo. Senza questi due pilastri, imprescindibili l’uno dall’altro, non si è breeder ma ciarlatani!
Mi rendo conto che l’argomento ti possa annoiare, capisco che il tema trattato non sia dei più divertenti. Tuttavia, al contempo capisco anche che se desideri intraprendere un’attività di successo non puoi prescindere nella maniera più assoluta da questi concetti. La coltivazione è un processo delicato, per questo non si deve lasciare nulla al caso. Insomma: dal tema breeding varietale non si scappa!
Grazie al breeding varietale, come ormai avrai ben capito, oltre ad avere la possibilità di migliorare la qualità della Canapa, si ha anche quella di creare sapori ed odori sempre nuovi!
Ma non è ancora tutto. Con questa tecnica è altresì possibile replicare varietà della pianta che si sono ormai perse, nonché incrementare la quantità di determinati componenti, come per esempio il CBD.
Dopo che ti ho annoiato per qualche minuto ti ricordo che sei nel posto giusto se cerchi informazioni di professionisti , se vuoi appoggiarti ad un azienda che sa quello che fa, che vende quello che coltiva e che ti garantisce prodotti di cannabis light unici in Italia ed in Europa!
A presto
Michele