Da quando ci siamo conosciuti abbiamo parlato di moltissime cose tutte legate da un unico filo rosso: la Canapa.

 

Per quanto mi concerne, però, parlarti di Canapa senza soffermarmi a trattare il metodo californiano equivale a togliere all’argomento molto del suo spessore.

 

Se ti stai chiedendo che cosa è il metodo californiano devi in primo luogo sapere che si tratta di un metodo molto interessante.

Come potrai facilmente intuire dal suo nome di battesimo, inoltre, si tratta di un metodo nato in California, quindi negli Stati Uniti occidentali.

 

Vedi, devi sapere che quello californiano è un metodo relativamente giovane, che ha visto la luce circa 20-25 anni fa.

 

Ma come è nato questo metodo? É nato come adattamento di tutte le tecniche specifiche di coltivazione moderna e tradizionale della Canapa.

Il suo scopo? Ovviamente è la produzione di infiorescenze.

 

 

Come ti ho già detto altrove, il nostro territorio, cioè quello italiano, soprattutto quello delle zone costiere della penisola, cioè le zone caratterizzate da un clima temperato, ha caratteristiche molto simili a quello della California.

Di fatto tali caratteristiche sono così simili che se vai a vedere le coltivazioni dell’intera area californiana ti rendi subito conto che in quel territorio si hanno gli stessi tipi di produzione agricola primaria del nostro Paese.

 

Troverai quindi gli stessi ceppi di viti e di olive. Se vuoi farti un’idea pensa che la California è un territorio della Taggiasca ligure.

Sì sì, hai capito bene, anzi benissimo, in California la Taggiasca è una cultivar d’olivo di primaria importanza.

 

Tuttavia, non voglio che tu fraintenda il mio discorso: non ti sto di certo dicendo che il metodo californiano è migliore di altri. Non lo farei mai e se lo facessi mentirei!

 

Questo metodo, infatti, non è migliore degli altri. È semplicemente un metodo più che adatto per essere impiegato in un determinato territorio.

 

Questo è dunque il metodo che, te lo dico senza molti giri di parole, con opportuni aggiustamenti deve essere usato anche in Italia, e soprattutto deve essere utilizzato nel nostro territorio anche per le coltivazioni Green-House.

 

Vuoi sapere perché?

 

Semplice! Perché il metodo californiano si applica in particolar modo, o quasi unicamente, sulla coltivazione Green-House.

 

Il motivo?

 

Rispetto agli olandesi, che hanno un clima orribile, i californiani hanno puntato moltissimo sulla coltivazione Green-House. Non a caso, proprio in California il 99,9% della coltivazione è Green-House.

 

Quella fatta dai californiani è una scelta molto saggia, che permette loro di utilizzare una minore quantità di imput produttivi. Questo non solo riduce i costi, ma permette a chi coltiva anche di sfruttare al meglio ogni singola caratteristica ambientale.

 

La California è una terra baciata dal sole. Lì c’è davvero tanto sole! Il clima non è assolutamente umido, bensì è un clima molto secco. Questa particolarità lo rende più che idoneo alla coltivazione della Canapa. Oltre a tutto questo vi è da dire che quella californiana è anche una scelta etica.

 

Non mi segui più, vero? Non capisci perché parlo di etica?

 

Ti dico in due parole il motivo della mia affermazione. Io sono fermamente convinto che la coltivazione Green-House sia una coltivazione etica, la più etica in assoluto.

 

Non avere paura: non sto perdendo colpi e non ho usato il termine etica in maniera impropria! Io giudico etica questa coltivazione per un motivo molto semplice: spreca molti meno input.

 

La ragione non è però solo questa. La coltivazione della Canapa con il metodo Californiano, infatti, dà anche dei risultati qualitativi superiori.

 

Vuoi sapere il motivo? Semplice! Il motivo è che non ci sarà mai nessuna lampada in grado di eguagliare le caratteristiche del sole; non ci sarà mai e poi mai nessun terriccio fatto dall’uomo che sia capace di eguagliare le caratteristiche dei territori specifici presenti in quel territorio, esattamente come nel nostro; e soprattutto non ci sarà mai nessuna macchina in grado di replicare la complessità dei territori californiani e italiani.

 

Non è ancora tutto. Il metodo californiano è anche un metodo che predilige piante molto grosse e coltivate a grandi distanze fra di loro, piante che necessitano di tecniche di irrigazione speciali in nostro possesso.

 

Se dopo il nostro discorso hai deciso di optare per il metodo alla californiana devi tenere bene a mente che le produzioni realizzate avvalendoti di questo metodo richiedono tutta una serie di caratteristiche molto specifiche: ovvero piante molto grandi con grande produzione.

 

Pensa un po’, questa tecnica permette di produrre fino a 4 pound, quindi 2kg di infiorescenze a pianta.

 

A questo punto hai tutti gli strumenti necessari per capire che il metodo californiano è un metodo da considerare come molto interessante; questo non solo perché mette la pianta nelle sue massime condizioni di produzione, ma anche perché, grazie anche al suo aspetto genetico varietale, con questo metodo ogni singola pianta di Canapa dà l’espressione migliore delle sue caratteristiche.

 

Detto questo, il metodo californiano non è un metodo che può essere usato sempre, non è quindi la panacea a tutti i mali. Quello californiano è semplicemente un metodo molto particolare, e, come ormai avrai ben capito, a me piace molto per le sue potenzialità. Ora sai che non lo dico a caso!

 

Avendolo incontrato nelle mie diverse esperienze di visita ai produttori californiani e ai breeder californiani posso dire con certezza che si tratta di un metodo da cui ho imparato tantissimo. Tuttavia, non è un metodo da utilizzare sempre.

 

Infatti, è una tecnica che io impiego principalmente nelle coltivazioni Green-House. Non lo faccio di certo perché fa figo, lo faccio proprio perché penso che sia la tecnica migliore, quella che risponde meglio alle nostre caratteristiche territoriali!

 

Ti ricordo anche che il CBD ha dei problemi tutti suoi, delle difficoltà che solo queste piante hanno! Come ci comportiamo  durante tutto il periodo di coltivazione, rappresenta la giusta ricetta per la vera riuscita di un progetto ambizioso come quelli che seguo con Weedbase, non solo il metodo di coltivazione scelto ad inizio semina..

 

Se hai dubbi o vuoi capire come potrebbe essere la tua coltivazione, nel TUO territorio, chiamami o scrivimi.

 

A presto

 

Michele